In una suggestiva cornice scenografica realizzata dalla bravissima Antonella Manuela Pino, lo spettacolo ha ripercorso, con le canzoni e la loro storia, la carriera artistica della mitica coppia Mogol-Battisti che ha regalato momenti unici ed indimenticabili a tantissimi giovani ed ha caratterizzato un'epoca a cavallo tra la fine degli anni 60 e gli anni 80. La loro produzione ha rappresentato una svolta decisiva nel pop-rock italiano. Da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e portato una profonda innovazione nella struttura della canzone melodico-tradizionale italiana. Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana. Considerato una delle massime personalità nella storia della musica leggera italiana sia come autore che come interprete delle proprie canzoni Battisti, in tutta la sua carriera, ha venduto oltre 25 milioni di dischi. La serata è stata presentata da Cosimo Saracino e Antonella Manuela Pino.
giovedì 15 dicembre 2011
Come un sole acceso - Omaggio a Mogol & Battisti
In una suggestiva cornice scenografica realizzata dalla bravissima Antonella Manuela Pino, lo spettacolo ha ripercorso, con le canzoni e la loro storia, la carriera artistica della mitica coppia Mogol-Battisti che ha regalato momenti unici ed indimenticabili a tantissimi giovani ed ha caratterizzato un'epoca a cavallo tra la fine degli anni 60 e gli anni 80. La loro produzione ha rappresentato una svolta decisiva nel pop-rock italiano. Da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e portato una profonda innovazione nella struttura della canzone melodico-tradizionale italiana. Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana. Considerato una delle massime personalità nella storia della musica leggera italiana sia come autore che come interprete delle proprie canzoni Battisti, in tutta la sua carriera, ha venduto oltre 25 milioni di dischi. La serata è stata presentata da Cosimo Saracino e Antonella Manuela Pino.
sabato 5 novembre 2011
Autumn in New York
domenica 25 settembre 2011
I Puffi
domenica 11 settembre 2011
Un tocco di zenzero
mercoledì 31 agosto 2011
Sideways - In viaggio con Jack
domenica 7 agosto 2011
Mangia prega ama
domenica 3 luglio 2011
Il cortile degli Aragonesi
lunedì 27 giugno 2011
domenica 1 maggio 2011
Miseria e nobiltà
Miseria e nobiltà è un film del 1954 diretto da Mario Mattòli, tratto dall'omonima opera teatrale (1888) di Eduardo Scarpetta.
Tratto dal film:
-A casa nostra, nel caffellatte non ci mettiamo niente: né il caffè, né il latte. (Felice)
-Alla faccia di Cartagine e di tutti i Cartaginesi. (Felice)
-La vera miseria è la falsa nobiltà. (Felice)
-Vincenzo m'è pate a me. (Peppeniello)
-Io non faccio il cascamorto; se casco, casco morto per la fame. (Felice)
-Ma chi le ha viste mai [600 mila lire]? No, dico chi le ha viste mai in contanti, perché noi adopriamo gli cheque, e lui lo sa: ogni cheque è così [ne mima esageratamente la lunghezza]. (Felice)
-Io questa nipote... Me la vorrei interrogare... (Felice)
-Uèèèèè, funicolare senza corrente! (Luisella)
-Torno nella miseria, però non mi lamento: mi basta di sapere che il pubblico è contento. (Felice)
-Sennò desisti! (Pasquale)
-Poteva morire e non è morta! (Felice)
-L'ho detto io: sposatevi il cuoco! (Felice)
-Cuoco. Che bella parola: cuoco. (Felice)
-Uno che ha imparato a scrivere, che ha buttato il sangue sui libri deve stare alla mercé di quelli che non sanno scrivere. (Felice)
-[A Gemma] Cara nipote! Noi ti accoglieremo nel seno della nostra famiglia e tu accogliaci sul tuo. (Felice)
-Se quella muore qui sono guai, non potete giocare nemmeno a lotto, perché principessa morta fa 92. (Felice)
-Pasquale: Qua si mangia pane e veleno.Felice: Pasqua': Qua si mangia solo veleno!
-Pasquale: Io sono nato per fare il fotografo.Felice: E quello è stato il tuo errore: tu non dovevi nascere.
-Concetta: Ma come già qua è finita l'acqua? Non si fa in tempo ad andarla a prendere che finisce??Pasquale: È inutile che guarda me: io non mi lavo!
-Pasquale: Non pigliare la pasta grossa che non la digerisco.Felice: Pasqua', tu con questa fame digerisci pure le corde di contrabasso.
-Vincenzo: Senti un po' Peppinie', se noi vogliamo riuscire a farti entrare in questa casa bisogna che tu dici che sei mio figlio, hai capito? Mi devi chiamare papà.Peppinello: Don Vince', basta che mi fate mangiare io vi chiamo pure mamma.
Trama
Un giorno il marchesino Eugenio bussa alla loro porta per chiedere un favore; egli è innamorato della bella Gemma, di professione ballerina, ma la sua famiglia si oppone all'unione, poiché la ragazza non è una nobile. Il padre della ragazza invece, Don Gaetano, ex cuoco divenuto molto ricco avendo ereditato i beni del suo padrone, è felice di consentire al fidanzamento poiché imparentarsi con dei nobili sarebbe il suo sogno, ma pretende di conoscere i parenti del giovane. Il marchesino dunque chiede a Felice e Pasquale con moglie e figlia di travestirsi e fingere di essere i suoi nobili familiari e di presentarsi con lui a casa di Gemma. La situazione si complica poiché Peppiniello, stufo dei rimproveri della matrigna, e soprattutto spinto dalla fame, va a lavorare come cameriere proprio a casa di don Gaetano, presso il quale lavora il suo compare Vincenzo, in qualità di maggiordomo, che accetta di tenerlo con sé fingendo che sia suo figlio. Don Gaetano non si rende conto della messa in scena, e non solo cede la mano della figlia ma riesce (ovviamente con facilità) ad ottenere il "privilegio" di avere i nobili parenti del marchesino a pranzo, al quale partecipa anche Luigino, suo figlio, innamorato di Pupella.
Ma i colpi di scena sono imminenti; donna Bettina, cameriera personale di Gemma, è la moglie di Felice, che anni prima lasciò, stufa dei suoi tradimenti. Felice si riappacifica con Bettina, mostrandole il loro figlio Peppiniello dopo tanto tempo (dopo aver scoperto con sorpresa che lavorava in quella casa). Come se non bastasse donna Luisella, che non aveva preso parte alla finzione, si presenta a sorpresa, litigando con Felice e facendo scoprire l'inganno.
Sarà un colpo di scena a risolvere la situazione: Gemma è corteggiata da tempo dal signor Bebè, che altri non è se non il marchese Ottavio Favetti, padre di Eugenio. Il marchesino scopre la doppia identità del padre e lo costringe ad acconsentire al suo fidanzamento con Gemma. Così don Gaetano benedice l'unione tra i due giovani, oltre che quella di Luigino e Pupella, e la riunione di Felice e Bettina.
domenica 6 marzo 2011
E' un film del 1960 diretto da Stanley Kramer con Spencer Tracy e Fredric March.
Paese: Usa
Video: Bianco/Nero
Genere drammatico
Titolo originale: Inherit the Wind
Trama
Attraverso il genere popolare del legal movie Stanley Kramer mette in scena un tema ancora attuale e scottante: il contrasto tra scienza e fede. America, 1925. Una nazione da un lato protesa verso un futuro di scienza e modernismo e dall'altro ancorata al proprio humus puritano o, più in generale, religioso. A Dayton, Tennessee, durante il "Monkey Trial", un insegnante di biologia, John Scopes, viene accusato dalla comunità cristiana per le tesi darwiniane da lui sostenute e insegnate agli allievi. Incriminato per corruzione di giovani (come Socrate) esplode il casus di cui prontamente si appropriano i media. Il conflitto tutto americano tra creazionismo ed evoluzionismo viene incarnato nel film rispettivamente dall'avvocato dell'accusa (interpretato da Fredric March) e dall'avvocato difensore (Spencer Tracy). Si tratta di uno dei film meno noti di Kramer che per l'occasione riesuma per la trama del suo film un vecchio testo teatrale a sua volta esperito da una storia vera, conducendolo con serietà e rigore e commistionando sapientemente gli ingredienti cinematografici.
domenica 27 febbraio 2011
Il maresciallo Carotenuto (Vittorio De Sica) :
Che te magni?Pane.E che ci metti dentro?
Maria De Ritis, la “bersagliera” (Gina Lollobrigida) e Don Emidio, il parroco (Virgilio Riento) :
Don Concezio? Quello ruba al Comune, ruba alla povera gente, ruba a tutti!
Don Emidio, il parroco (Virgilio Riento) :
Ricordatevi che il pellegrinaggio non è un divertimento o una scampagnata, e voi ci dovete andare con l'anima monda... Voglio dire: pulita... Perciò dovete passare l'anima sporca alla lisciva della penitenza, insaponarla con la contrizione. Dovete sbatterla come sbattete i panni sui macigni del fiume, risciacquarla con l'orazione, stenderla al sole di Nostro Signore Gesù Cristo, stirarla col ferro delle buone promesse, e darle la giusta piega.
giovedì 13 gennaio 2011
Genere: Animazione
Durata: 119'
Inghilterra, fine Ottocento. La piccola Sophie lavora nel negozio di cappelli appartenuto al padre deceduto e viene tiranneggiata dalla madre a caccia di nuovi mariti. Casualmente, incontra il bellissimo mago Hawl, in fuga dagli scagnozzi della perfida strega delle terre desolate. Quest’ultima, mossa da invidia, trasforma Sophie in una vecchietta novantenne. La claudicante nonnina si mette alla ricerca del famigerato castello errante di Howl, l’unico in grado di liberarla dall’incantesimo. Ma sarà il potere dell’amore a farle riassumere l’antiche sembianze e a far ravvedere la regina guerrafondaia.