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giovedì 15 dicembre 2011

Come un sole acceso - Omaggio a Mogol & Battisti

Una serata speciale si  è svolta ieri   presso il Teatro Italia di Francavilla Fontana,  “Come un sole rosso accesso” - Omaggio a Mogol & Battisti. Dopo l’esordio a Mesagne la seconda tappa si è svolta a Francavilla Fontana (Br) che ha visto la partecipazione degli interpreti della prima serata Luca Caponegro, Piero Loy, Ettore Romano e Laura Zuccaro e della new entry Valentina Urbano.

61767238In una suggestiva cornice scenografica realizzata dalla bravissima Antonella Manuela Pino, lo spettacolo   ha ripercorso, con le canzoni e la loro storia, la carriera artistica della mitica coppia Mogol-Battisti che ha regalato momenti unici ed indimenticabili a tantissimi giovani ed ha caratterizzato un'epoca a cavallo tra la fine degli anni 60 e gli anni 80. La loro produzione ha rappresentato una svolta decisiva nel pop-rock italiano. Da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e portato una profonda innovazione nella struttura della canzone melodico-tradizionale italiana. Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana. Considerato una delle massime personalità nella storia della musica leggera italiana sia come autore che come interprete delle proprie canzoni Battisti, in tutta la sua carriera, ha venduto oltre 25 milioni di dischi. La serata è stata presentata da Cosimo Saracino e Antonella Manuela Pino.
loy_pietroRomano_ettoreMolto belle e significative le coreografie, su alcuni famosissimi brani compreso un omaggio a Napoli , curate dalla scuola “Danza in Disordine” di Mesagne e realizzate da Sara Baldini e Gabriele Quaranta con il corpo di ballo formato dalla stessa Baldini e Quaranta insieme con Claudia Ferruccio, Valentina Gatti ed Ilenia Leone. Più che un Festival è il viaggio-racconto di un pezzo della nostra storia musicale nel contesto di un periodo particolarmente difficile  del  nostro Paese. Ogni brano, curato nei minimi particolari, presenta momenti suggestivi e di grande emotività grazie anche alla regia audio e luci curata da Eikon di Cinzia Giuffrè.
Da I giardini di marzo a 29 settembre, Emozioni, Pensieri e parole, Mi ritorni in mente, Il mio canto libero, La canzone del sole, Io vivrò, La luce dell'est, Anche per te, La collina dei ciliegi, Innocenti evasioni e ancora altri capolavori,  hanno coinvolto il pubblico con grande suggestione!

sabato 5 novembre 2011

Autumn in New York

 
Autumn in New York è un film del 2000 diretto da Joan Chen, e interpretato da Richard Gere, Winona Ryder e Anthony LaPaglia.
Lui ha quarantotto anni e pare che gli si sia fermata addosso tutta la polvere di secoli di luoghi comuni sul dongiovannismo: occhi strizzati, maglioncino girocollo e capello ben coiffato, non resiste alla conquista e non è, per definizione, “matrimoniabile”. Lei ne ha ventidue, parla come una dodicenne, ha una malattia probabilmente incurabile, una passione per Emily Dickinson , per le perline, le farfalle e per abiti di un kitsch vezzoso e improponibile. Joan Chen, la regista di origine cinese (attrice, per esempio, in ”L’ultimo imperatore“ e ”Fuoco cammina con me“), parte con una strizzata d’occhio a Woody Allen (skyline, Central Park , musica, ristoranti alla moda), ma ruzzola subito in una storia d’amore che più prevedibile non si può, in dialoghi e sdolcinature imbarazzanti, troppo presa dal cinguettio dei suoi protagonisti, dal flou della fotografia, dal ralenti (naturalmente, quando fanno l’amore), per accorgersi della banalità esasperante del suo film e del ridicolo che occhieggia inesorabile. Battute da urlo: «Tu non balli, fluttui» (lui a lei la prima volta che ballano, malino, insieme). Sguardi che strappano la risata invece delle lacrime. ”Autumn in New York“ è come una delle tende di perline tessute dalla sua protagonista: il suo romanticismo è tutto di seconda mano, senza nerbo .

domenica 25 settembre 2011

I Puffi

Gargamella scopre il magico villaggio dei Puffi e li fa scappare nella foresta... Sfortunatamente Puffo Tontolone sbaglia strada ed entra nella grotta proibita, seguito da altri Puffi. Essendo una notte di luna piena, si apre un portale magico che li trasporta a Central Park. Tornare a casa non sarà semplice anche perchè i Puffy, pure a New York, verranno inseguiti da Gargamella. Riusciranno però a trovare aiuto rifugiandosi da una coppia di sposi.
Lo schema del film è quello della fiaba, con tanto di eroi e aiutanti magici, sulla scia dei fumetti di Pejo e della serie tv di Hanna e Barbera. Un degno omaggio al grande papà dei Puffi, il suo creatore Pejo.
Semplicemente meraviglioso!!!

domenica 11 settembre 2011

Un tocco di zenzero

Un film drammatico di Tassos Boulmetis girato in turchia nel 2003, racconta le vicende di una famiglia graca.
Fanis, un professore di astronomia, rinuncia alle sue vacanze per accogliere il nonno e i suoi amici. Per loro prepara una tipica cena Graca, ma il nonno Vassilis non verrà mai. Comincia un viaggio con la mente ricordando il passato: quando da bambino giocava nella soffitta del negozio di spezie del nonno a Costantinopoli con la sua amata Saime, fino alla deportazione Greca e come la sua vita sia stata segnata da sempre. Siamo trasportati in un film dove il tema culinario è centrale, ma conosciamo anche le vicende del sanguinoso rapporto tra Turchia e Grecia nel secondo dopoguerra.
E' così raro vedere oggi un bel film... un bel film è come leggere un bel libro, anche quando hai finito di leggerlo, lo chiudi, senti il suo profumo che ti inebria la mente e ti accompagna nel tempo... un racconto semplice ma ricco di emozioni, oggi la semplicità non è considerata se non si trova in una trama non avvolge, senza alcun nesso logico... Quì emergono amore, sentimenti, emozioni, il tutto accompagnato da un dolce profumo e da una dolce melodia, delicato e profondo allo stesso tempo...

mercoledì 31 agosto 2011

Sideways - In viaggio con Jack

"Le vie del vino sono infinite, ma anche profumate, gustose, limpide come il cristallo di un Balloon. Il gusto di queste emozioni, hanno dato vita a un film, un road movie, dove l'amicizia fra due uomini di mezz'età, è la dolceamara riflessione sul continuare a essre dei 'novelli' giovani o apprezzare i piaceri della maturità, dell'invecchiamento".
Così definisce my movie questo film che viaggia fra i campi di viti e le casate agricole di distillazione vino.
Durante il percorso i due amici si ritrovano in varie avventure dove, alla fine, si rendono conto di quello che è più importante nella loro vita e soprattutto ciò che vogliono.
Come dice Maya, una delle protagoniste del film: "Il vino è vivo, come ognuno di noi. Nasce, cresce e raggiunge la maturità. In quel momento, ha un gusto fantastico".

domenica 7 agosto 2011

Mangia prega ama

Finalmente ho visto un alro film che posso considerare "della mia vita".
Mangia Prega Ama è un film del 2010 con Julia Roberts. Dai critici è stato considerato discretamente perchè pare vedessero la parte pubblicitaria, come un panorama di posti da visitare quando in un certo periodo della tua vita devi andare per sentirti meglio. Ma chi, secondo me, non si sente così, almeno una volta nella propia vita?
Come dicevo in uno dei miei post passati, siamo fatti di domande e nessuna risposta è sufficiente per spiegare l'amore, la fede, le cose della vita, magari un poeta con la sua sensibilità prova a dare delle risposte, che a suo modo, sono esaudienti.
In questo film Litz, la protagonista, ha tutto: un marito, una casa, una carriera di successo. Ma come la maggior parte delle donne si sente insoddisfatta e va alla ricerca di sè stessa, della felicità e di cosa vuole veramente dalla vita. Nel suo viaggio in Italia riscopre il piacere di mangiare, in India arricchisce la sua spiritualità e a Bali ritrova il suo equilibrio grazie al vero amore.
Aspettavo da tempo un film così. Un film che ti dicesse: "Non guardare mai
il mondo con la testa, guardalo col cuore, in questo modo conoscerai Dio"... E ti tocca il cuore.

domenica 3 luglio 2011

Il cortile degli Aragonesi

Con grande sorpresa stamattina su rai tre, sono stata spettatrice di una stupenda commedia con protagonisti Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (miei attori preferiti): Il cortile degli Aragonesi.
E' una commedia in tre atti scritta da un autore sconosciuto. La versione mandata in onda è di Ignazio Buttitta, è forse la più conosciuta, Interpretata da Franco e Ciccio è trasmessa nel '73 per la rai.
Scritta nel '700, narra della vita del popolo di Palermo in quell'epoca, ed è inframezzata di poesie e di musica, che si rifà totalmente alla tradizione rinascimentale di quell'epoca.
Si tratta di una commedia di testo dialettale (vernacolo siciliano). Andò in scena una sola volta in un teatro romano e fu ripresa con il pubblico per la trasmissione rai. Non fu più replicata.
Una volta tanto la critica fu unanime nell'elogiare l'interpretazione tragicomica dei personaggi di Franco e Ciccio.
Questa commedia è conosciuta anche con il titolo siculo (equivalente al significato di quello italiano) di "U curtigghiu di li Raunisi".

lunedì 27 giugno 2011

27. Peccato che sia una canaglia;
28. La gatta sul tetto che scotta;
29. Tu sei il mio destino;
30. L'oro di Napoli;
31. Pane amore e gelosia.
Ho voluto finire così la cronologia de "i film della mia vita" perchè volevo cominciare a parlare di altro col tempo.
Dopo un pò ci si stanca e vuoi approfondire altri argomenti.
Ho visto un sacco di film durante questo periodo, alcuni molto divertenti e interessanti. Presto li conoscerete.

domenica 1 maggio 2011

26.
Miseria e nobiltà
Miseria e nobiltà è un film del 1954 diretto da Mario Mattòli, tratto dall'omonima opera teatrale (1888) di Eduardo Scarpetta.

Tratto dal film:
-A casa nostra, nel caffellatte non ci mettiamo niente: né il caffè, né il latte. (Felice)
-Alla faccia di Cartagine e di tutti i Cartaginesi. (Felice)
-La vera miseria è la falsa nobiltà. (Felice)
-Vincenzo m'è pate a me. (Peppeniello)
-Io non faccio il cascamorto; se casco, casco morto per la fame. (Felice)
-Ma chi le ha viste mai [600 mila lire]? No, dico chi le ha viste mai in contanti, perché noi adopriamo gli cheque, e lui lo sa: ogni cheque è così [ne mima esageratamente la lunghezza]. (Felice)
-Io questa nipote... Me la vorrei interrogare... (Felice)

-Uèèèèè, funicolare senza corrente! (Luisella)
-Torno nella miseria, però non mi lamento: mi basta di sapere che il pubblico è contento. (Felice)
-Sennò desisti! (Pasquale)
-Poteva morire e non è morta! (Felice)
-L'ho detto io: sposatevi il cuoco! (Felice)
-Cuoco. Che bella parola: cuoco. (Felice)
-Uno che ha imparato a scrivere, che ha buttato il sangue sui libri deve stare alla mercé di quelli che non sanno scrivere. (Felice)
-[A Gemma] Cara nipote! Noi ti accoglieremo nel seno della nostra famiglia e tu accogliaci sul tuo. (Felice)
-Se quella muore qui sono guai, non potete giocare nemmeno a lotto, perché principessa morta fa 92. (Felice)

-Pasquale: Qua si mangia pane e veleno.Felice: Pasqua': Qua si mangia solo veleno!
-Pasquale: Io sono nato per fare il fotografo.Felice: E quello è stato il tuo errore: tu non dovevi nascere.
-Concetta: Ma come già qua è finita l'acqua? Non si fa in tempo ad andarla a prendere che finisce??Pasquale: È inutile che guarda me: io non mi lavo!
-Pasquale: Non pigliare la pasta grossa che non la digerisco.Felice: Pasqua', tu con questa fame digerisci pure le corde di contrabasso.
-Vincenzo: Senti un po' Peppinie', se noi vogliamo riuscire a farti entrare in questa casa bisogna che tu dici che sei mio figlio, hai capito? Mi devi chiamare papà.Peppinello: Don Vince', basta che mi fate mangiare io vi chiamo pure mamma.

Trama

Felice Sciosciammocca è uno squattrinato popolano di Napoli, che vive alla giornata facendo lo scrivano e condividendo la casa con il figlio Peppiniello, la compagna Luisella, l'amico Pasquale, di professione fotografo ambulante, con la rispettiva moglie Concetta e la figlia Pupella.
Un giorno il marchesino Eugenio bussa alla loro porta per chiedere un favore; egli è innamorato della bella Gemma, di professione ballerina, ma la sua famiglia si oppone all'unione, poiché la ragazza non è una nobile. Il padre della ragazza invece, Don Gaetano, ex cuoco divenuto molto ricco avendo ereditato i beni del suo padrone, è felice di consentire al fidanzamento poiché imparentarsi con dei nobili sarebbe il suo sogno, ma pretende di conoscere i parenti del giovane. Il marchesino dunque chiede a Felice e Pasquale con moglie e figlia di travestirsi e fingere di essere i suoi nobili familiari e di presentarsi con lui a casa di Gemma. La situazione si complica poiché Peppiniello, stufo dei rimproveri della matrigna, e soprattutto spinto dalla fame, va a lavorare come cameriere proprio a casa di don Gaetano, presso il quale lavora il suo compare Vincenzo, in qualità di maggiordomo, che accetta di tenerlo con sé fingendo che sia suo figlio. Don Gaetano non si rende conto della messa in scena, e non solo cede la mano della figlia ma riesce (ovviamente con facilità) ad ottenere il "privilegio" di avere i nobili parenti del marchesino a pranzo, al quale partecipa anche Luigino, suo figlio, innamorato di Pupella.
Ma i colpi di scena sono imminenti; donna Bettina, cameriera personale di Gemma, è la moglie di Felice, che anni prima lasciò, stufa dei suoi tradimenti. Felice si riappacifica con Bettina, mostrandole il loro figlio Peppiniello dopo tanto tempo (dopo aver scoperto con sorpresa che lavorava in quella casa). Come se non bastasse donna Luisella, che non aveva preso parte alla finzione, si presenta a sorpresa, litigando con Felice e facendo scoprire l'inganno.
Sarà un colpo di scena a risolvere la situazione: Gemma è corteggiata da tempo dal signor Bebè, che altri non è se non il marchese Ottavio Favetti, padre di Eugenio. Il marchesino scopre la doppia identità del padre e lo costringe ad acconsentire al suo fidanzamento con Gemma. Così don Gaetano benedice l'unione tra i due giovani, oltre che quella di Luigino e Pupella, e la riunione di Felice e Bettina.

domenica 6 marzo 2011

25.
E l'uomo creò Satana

E' un film del 1960 diretto da Stanley Kramer con Spencer Tracy e Fredric March.
Paese: Usa

Anno: 1960
Durata :128 minuti

Video: Bianco/Nero

Genere drammatico

Titolo originale: Inherit the Wind

Trama

Attraverso il genere popolare del legal movie Stanley Kramer mette in scena un tema ancora attuale e scottante: il contrasto tra scienza e fede. America, 1925. Una nazione da un lato protesa verso un futuro di scienza e modernismo e dall'altro ancorata al proprio humus puritano o, più in generale, religioso. A Dayton, Tennessee, durante il "Monkey Trial", un insegnante di biologia, John Scopes, viene accusato dalla comunità cristiana per le tesi darwiniane da lui sostenute e insegnate agli allievi. Incriminato per corruzione di giovani (come Socrate) esplode il casus di cui prontamente si appropriano i media. Il conflitto tutto americano tra creazionismo ed evoluzionismo viene incarnato nel film rispettivamente dall'avvocato dell'accusa (interpretato da Fredric March) e dall'avvocato difensore (Spencer Tracy). Si tratta di uno dei film meno noti di Kramer che per l'occasione riesuma per la trama del suo film un vecchio testo teatrale a sua volta esperito da una storia vera, conducendolo con serietà e rigore e commistionando sapientemente gli ingredienti cinematografici.



domenica 27 febbraio 2011


24.

Pane, amore e fantasia
Un film di Luigi Comencini. Primo episodio della pentalogia "Pane, amore e...", il film offre un affresco dell'Italia di provincia del dopoguerra. Con Marisa Merlini, Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida, Maria Pia Casilio, Virgilio Riento.
Paese: Italia
Anno: 1953
Durata: 92 minuti
Video: Bianco/Nero
Genere: Commedia-Romantico.
Trama
A Sagliena, paesino dell'Italia centrale, il nuovo maresciallo dei CC mette gli occhi su Maria – orfana e povera, detta la Bersagliera, innamorata di un carabiniere veneto – e fa la corte alla levatrice Anna. Campione d'incassi della stagione 1953-54, Orso d'argento a Berlino 1954, rilanciò De Sica caratterista, sanzionò la Lollobrigida, che ebbe il Nastro d'argento; fu il 1° successo di Comencini. È, insieme, il trionfo dell'Arcadia e della commedia dell'arte con le sue maschere, la versione spuria e furba di Due soldi di speranza (1951) di Castellani con cui ha in comune lo sceneggiatore Ettore M. Margadonna.
Tratto da l film:
Il maresciallo Carotenuto (Vittorio De Sica) :
Che te magni?Pane.E che ci metti dentro?
Fantasia, marescia'.

Maria De Ritis, la “bersagliera” (Gina Lollobrigida) e Don Emidio, il parroco (Virgilio Riento) :
Don Concezio? Quello ruba al Comune, ruba alla povera gente, ruba a tutti!
Don Concezio finirà all'inferno.
Don Emidio, che dici? Don Concezio è furbo: quello in punto di morte te manda a chiama', se confessa, se pente, tu gli dai l'assoluzione e lo mandi in Paradiso...
Io lo mando... Dio provvede a modo suo.
Ma la povera gente, don Emi', già ce sta all'inferno. E ce resta, a furia de bestemmie, de ladrocini e disperazioni de Dio...

Don Emidio, il parroco (Virgilio Riento) :
Ricordatevi che il pellegrinaggio non è un divertimento o una scampagnata, e voi ci dovete andare con l'anima monda... Voglio dire: pulita... Perciò dovete passare l'anima sporca alla lisciva della penitenza, insaponarla con la contrizione. Dovete sbatterla come sbattete i panni sui macigni del fiume, risciacquarla con l'orazione, stenderla al sole di Nostro Signore Gesù Cristo, stirarla col ferro delle buone promesse, e darle la giusta piega.

giovedì 13 gennaio 2011

23.
Il castello errante di Howl

Produzione: Giappone2004
Genere: Animazione
Durata: 119'

Tratto dal romanzo di Diana Wynne Jones

Trama
Inghilterra, fine Ottocento. La piccola Sophie lavora nel negozio di cappelli appartenuto al padre deceduto e viene tiranneggiata dalla madre a caccia di nuovi mariti. Casualmente, incontra il bellissimo mago Hawl, in fuga dagli scagnozzi della perfida strega delle terre desolate. Quest’ultima, mossa da invidia, trasforma Sophie in una vecchietta novantenne. La claudicante nonnina si mette alla ricerca del famigerato castello errante di Howl, l’unico in grado di liberarla dall’incantesimo. Ma sarà il potere dell’amore a farle riassumere l’antiche sembianze e a far ravvedere la regina guerrafondaia.