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lunedì 8 novembre 2010

16.
Don Camillo

Don Camillo è un film del 1952, diretto dal regista Julien Duvivier, co Fernandel e Gino Cervi. È il primo episodio della fortunata serie omonima, tratta dai libri scritti da Giovannino Guareschi.
Paese: Italia/Francia
Durata: 107 minuti
Video: Bianco/Nero
Genere: Commedia
Tratto dal film:

« Don Camillo, buttalo via! »
(Il Crocifisso, riferito al bastone che Don Camillo tiene fra le mani e di cui vole servirsi per dare una lezione a Peppone)
« Ma non è mica di noce, Signore, è di pioppo! Leggero, morbido... »
(Don Camillo)

Trama
La storia è ambientata a Brescello, un paesino in aperta campagna, in provincia di Reggio Emilia, dove il parroco Don Camillo e il sindaco comunista Peppone sono in continua lotta.
Entrambi tentano di ostacolarsi in ogni maniera benché poi riescano spesso a trovare un accordo nelle loro liti. Diverse volte Don Camillo viene rimproverato dal crocefisso dell'altare maggiore della chiesa a causa del suo temperamento focoso.
Alcune ragioni degli scontri sono:
il battesimo del figlio del sindaco (che Peppone voleva chiamare Libero Antonio Lenin);
l'inaugurazione della Casa del Popolo;
lo sciopero delle maestranze agricole;
una partita di calcio organizzata per celebrare l'inaugurazione del campo sportivo della Città Giardino;
il matrimonio contrastato tra due giovani, lui (Mariolino) figlio di comunisti, lei (Gina) figlia di ricchi possidenti terrieri.
Alla fine, a causa di una rissa generale, Don Camillo viene inviato a fare il parroco in un paesino di montagna: la punizione gli è inferta dal Vescovo perché ha partecipato, abbattendo dodici avversari, alla rissa scatenatasi in paese la sera delle nozze di Gina e Mariolino.
Pur essendo in totale contrapposizione ideologica, parroco e sindaco si rispettano e non esitano ad intervenire in favore dell'altro o a rendere omaggio all'avversario, riconoscendone il valore; un episodio emblematico è il finale del film, quando sindaco, giunta comunale e banda del paese vanno alla stazione a salutarlo e ad augurargli pronta guarigione (in realtà tutti sanno che Don Camillo viene mandato via per punizione, ma nessuno lo vuole ammettere) ed un rapido ritorno al paese.

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